giovedì 8 ottobre 2009

A secco di gol

Secondo 0-0 consecutivo. Bari a secco di gol da 300 minuti


Era il 60° minuto di Bari-Atalanta quando Donati siglò il 4-0 del Bari. Da allora il Bari ha collezionato una sconfitta interna per 0-1 contro il Cagliari e due pareggi entrambi a reti inviolate. Una sindrome da gol che attanaglia la squadra di Ventura da 300 minuti, nonostante il gioco non manchi, basti pensare che mediamente il Bari usufruisce di almeno due nitide palle gol a partita, che però non vengono sfruttate da Barreto e compagni. Emblematici i casi di Kutuzov e Meggiorini, il primo afflitto da una vera e propria fobia della porta avversaria, il secondo che, nonostante le sue doti tecniche e fisiche, non ha ancora acquisto il cinismo e la “cattiveria“ del bomber di razza. Da controaltare c'è una difesa che invece sembra reggere al meglio quelle che sono le carenze offensive. Quello che a inizio anno sembrava essere il reparto più vulnerabile, con due difensori di classe '87 e '88 senza alcuna esperienza in serie A, con le sole 4 reti al passivo è, insieme a quella fiorentina, la migliore difesa del campionato. Chissà che Lippi non venga a trascorrere un week-end in terra pugliese.
Ma passiamo all'ultimo match. Il Catania senza gli squalificati Delvecchio, Capuano e Potenza e gli infortunati Carboni e Martinez, scende in campo con un 4-3-3 con Marchese sulla sinistra difensiva, Llama preferito a Pesce a centrocampo, Ricchiuti, Maascara e Morimoto all'attacco. Il Bari in campo con l'annunciato 4-4-2 senza novità negli undici titolari, ovvero gli stessi della sfida di San Siro. Il Catania parte subito bene e si rende pericoloso al 11' con Morimoto che appoggia per Llama ma il suo sinistro è da dimenticare. Risponde il Bari due minuti dopo con Barreto che servito dalla sinistra da Rivas, viene anticipato a due passi dalla porta da Silvestre. La partita non decolla il Catania cerca di alleggerire la pressione con tiri dalla distanza, fino ad arrivare al 19' quando il tiro di Llama costringe Gillet ad intervenire sul pallone. Al 26' si rivede il Bari con una splendida combinazione tra Barreto e Kutuzov, ma il bielorusso non trova la giusta coordinazione. Due minuti dopo è Izco che impensierisce Gillet, costretto a rifugiarsi in angolo. Al 30' però la più grossa delle occasioni per il Bari. Kutuzov approfitta di un corto passaggio di Andujar verso Spolli e si invola in area, ma solo davanti al portiere e da posizione centrale, colpisce il palo interno. Al 32' ci prova Barreto a penetrare in area, ma viene anticipato da Andujar. A questo punto il Bari inizia premere anche se non riesce mai a rendersi pericoloso, cosicché l'ultima azione da registrare è al 44', quando Andujar blocca la sfera su un sinistro al volo di Barreto. Finisce così il primo tempo con il risultato ancora inchiodato sullo 0-0.
Nella ripresa scendono in campo le stesse formazioni del primo tempo. La prima azione da gol è per il Catania che si rende pericoloso al 50' con Ricchiuti che giunge al tiro dopo un bello scambio sulla sinistra con Llama, ma la palla termina di poco alta sulla traversa. La partita stenta a decollare e allora Ventura cerca di rianimarla al 59' quando sostituisce uno spento Kutuzov con Meggiorni. Ma nulla succede, anche a causa del terreno del San Nicola che, nonostante la risemina di qualche settimana fa, si presenta ancora in condizioni proibitive. Al 69' esce anche l'uomo più pericoloso del Catania, Llama, ed entra Pesce, mentre per il Bari al 75' entra Greco al posto di Barreto. L'unica occasione del secondo tempo arriva al 79' con Meggiorni che supera in velocità Silvestre e s'invola in area, batte a rete di sinistro ma Andujar respinge, sugli sviluppi dell'azione, nuovo cross al centro in area, ma Alvarez non centra la porta con il suo colpo di testa. Nonostante i cambi di Atzori e Ventura (da segnalare il mancato ingresso in campo di Langella al posto di Rivas, al quale viene preferito Almiron), si conclude il secondo tempo, avaro di emozioni e di occasioni da rete. Finisce così 0-0, con un pareggio che accontenta più il Catania che il Bari.
Visto l'andamento della partita, il pareggio a reti bianche era il risultato più scontato, ciò che più preoccupa è l'incapacità degli attaccanti baresi a concretizzare le nitide occasioni da rete capitate. Si sa che in serie A spesso non vince chi gioca meglio, ma chi la butta dentro e se questa è una regola fissa, allora c'è da stare poco tranquilli. In realtà c'è da avere fiducia in attaccanti che hanno tutte le carte in regola per poter guidare l'attacco barese, ma che devono ancora acquisire fiducia nei loro mezzi, poi fin quando la difesa continuerà a reggere in questo modo, allora possiamo ben sperare. Dopo la pausa per la nazionale, il Bari sarà di scena domenica 18 ottobre allo stadio Bentegodi di Verona contro il Chievo.

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